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La fibrosi nei pazienti con infezione da HCV genotipo 3 progredisce con l'età


L’evidenza di fibrosi è comune nei pazienti anziani con infezione da virus dell'epatite C ( HCV ) genotipo 3, indicando che la fibrosi progredisce con l'età e questa popolazione di pazienti deve essere trattata, come altre popolazioni con forma grave di infezione da HCV.

Ricercatori hanno cercato di determinare il tasso di fibrosi in questa popolazione di pazienti, per il fatto che l'attuale trattamento raccomandato indica una durata di trattamento più lungo con una minore risposta virologica sostenuta ( SVR ) e più eventi avversi.

Sono stati analizzati i dati da un singolo database centrale per definire le caratteristiche demografiche, l’età della biopsia epatica, lo stadio della fibrosi e la risposta virologica sostenuta nei pazienti con infezione da virus HCV genotipo 3.
Tra il 1998 e il 2015, 477 pazienti sono stati sottoposti a biopsia.

Tra i pazienti con infezione da HCV genotipo 1 ( n = 112; 81 uomini, età media 40 anni; 31 donne, età media 42 anni ), il 48% ha raggiunto SVR.

Nel gruppo infezione da HCV genotipo 2 ( n = 16; 10 uomini, età media 39 anni, 6 donne, età media 43 anni ), il 75% ha raggiunto SVR.

Per HCV di genotipo 3 ( n = 337; 194 uomini, età media 39 anni, 143 donne, età media 40 anni ), il 68% ha raggiunto SVR.

Nel gruppo HCV genotipo 4 ( n = 12; 10 uomini, età media 38 anni, 2 donne, età media 45 anni ), il 42% ha raggiunto SVR.

Nei pazienti con fibrosi F0 a F2, la risposta virologica sostenuta è stata dell'80%; nei pazienti con fibrosi F3 F4, la SVR è stata del 70%; e nei pazienti con fibrosi F5 a F6, la SVR è stata del 65%.

Dallo studio è emerso che la fibrosi progredisce con l'età, ma non in modo esponenziale; inoltre con l'aumentare del grado di fibrosi aumenta la risposta virologica sostenuta.

Secondo i ricercatori, i dati di risposta virologica sostenuta indicano che i pazienti con infezione da HCV genotipo 3 dovrebbero essere trattati con gli antivirali diretti per prevenire la progressione della malattia e le successive conseguenze. ( Xagena2016 )

Fonte: British Society of Gastroenterology Annual Meeting, 2016

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